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LE FAMIGLIE MARCHIGIANE SEMPRE PIU’ ATTENTE AI TEMI LEGATI ALL’AMBIENTE, ALLA MOBILITA’ E AL CONSUMO SOSTENIBILE

E’ quanto emerge dai dati dall’indagine condotta dall’istituto EURES su economia circolare e consumi sostenibili, svolta in tutta Italia su un campione di più di 1000 famiglie per conto di ADOC-Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon-Unione per la Difesa dei Consumatori e Unione Nazionale Consumatori (UNC) nell’ambito dell’attività finanziata dal MIMIT.

I risultati complessivamente emersi dall’indagine certificano l’affermazione di una nuova cultura della sostenibilità e del valore dell’economia circolare, soprattutto tra i giovani e nelle famiglie con figli, dove l’attenzione al futuro del pianeta diviene una responsabilità collettiva di cui farsi carico in prima persona.

Ad ostacolare maggiormente il corretto conferimento sono la scarsa chiarezza sulla composizione/materiali degli imballaggi (55,7%), l’inadeguata gestione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti (52,4%, che raggiunge il 64,9% al Centro, scendendo al 39,1% al Nord) e la mancanza di infrastrutture adeguate (49,4%, che sale al 57,3% al Centro, contro il 40,6% al Nord). Per incentivare il corretto smaltimento dei rifiuti il 62,4% delle famiglie chiede di aumentare i vantaggi in bolletta per le famiglie virtuose.

Per quanto riguarda il tema della mobilità sostenibile, il livello di attenzione risulta più elevato tra le famiglie giovani (55,9%) tanto da ridursi al valore minimo di 42,2% tra le famiglie anziane. I comportamenti “sostenibili” più diffusi sono quello di spostarsi a piedi laddove possibile (68,2%) e di adottare uno stile di guida efficiente (60,2%). A limitare maggiormente una mobilità “sostenibile” sono fattori strutturali, quali un’offerta di trasporti pubblici inadeguata (78,8%), la necessità di effettuare quotidianamente spostamenti lunghi nel minor tempo possibile (76%), i tempi più lunghi per gli spostamenti con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi (75,5%) e la mancanza di infrastrutture e servizi adeguati (71,1%). Proprio in relazione a questo ultimo dato, la principale “soluzione”, indicata dal 63,5% delle famiglie, è quella di rendere più efficiente il trasporto pubblico locale (76,3% tra le famiglie del Centro Italia) e per il 59,7% di aumentare i finanziamenti per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale.

Sul Packaging intelligente, overpackaging ed ecolabeling dei prodotti un quarto delle famiglie italiane intervistate (24,2%) dichiara di non avere alcuna conoscenza del packaging intelligente/sostenibile e della “shrinkflation”; soltanto il 29,9% afferma di avere una conoscenza esatta di questi temi.

Soltanto una minoranza delle famiglie intervistate adotta regolarmente i diversi comportamenti sostenibili riguardo il packaging.

Tre le soluzioni proposte: ridurre la tassazione sui prodotti con etichettatura green/con marchio Ecolabel (46,7%); realizzare campagne di informazione, comunicazione e formazione (45,7%); aumentare i finanziamenti e gli incentivi fiscali per le aziende che realizzano imballaggi intelligenti e/o sostenibili (43,7%).Sugli Investimenti green e finanza sostenibile soltanto un quarto degli intervistati si dice informato (il 26,3%), mentre il 22,7% non ha alcuna conoscenza degli investimenti green e della finanza sostenibile in termini sociali e ambientali (27,8% tra gli anziani). Tra gli ostacoli al primo posto si colloca la scarsa promozione delle banche a vendere/sponsorizzare tali prodotti (76,1%) o comunque l’assenza di grandi gruppi bancari attenti al tema della finanza sostenibile (71,8%), associata alla scarsa conoscenza di questa opportunità (73,9%).

Per incentivare la scelta verso gli investimenti green il 46,1% delle famiglie riterrebbe utile la realizzazione di campagne di comunicazione, formazione e informazione attraverso mass media ed eventi e il 39,9% nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Alla luce dei dati soprariportati emerge che fare la raccolta differenziata, spostarsi a piedi, non sprecare cibo, preferire packaging sostenibili e investire secondo criteri etici, sociali e ambientali non sono solo comportamenti virtuosi, ma veri e propri stili di vita, che i consumatori italiani adottano, o vorrebbero adottare, sempre più, per contribuire in modo significativo alla sostenibilità del nostro Paese. Rispondere a questa crescente esigenza dei consumatori richiede un impegno forte da parte del Governo per accelerare il cambiamento e agevolare la transizione verso modelli di consumo più sostenibili, adottando un approccio integrato, che coinvolga sia le Istituzioni e la politica che i singoli consumatori al fine di rimuovere le criticità e affrontare efficacemente le sfide ambientali attuali.