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“Caro bollette”: terreno fertile per il telemarketing aggressivo

Negli ultimi anni, il tema del caro bollette è diventato un argomento di preoccupazione quotidiana per tantissimi consumatori. Infatti, se da una parte l’aumento dei costi delle utenze, in particolare di luce, gas e acqua sta mettendo a dura prova la stabilità economica di molte famiglie, dall’altra rappresenta terreno fertile per il telemarketing aggressivo con fornitori di servizi che cercano di sfruttare la situazione a proprio favore. Il telemarketing è una pratica commerciale legittima, ma quando diventa aggressivo, può trasformarsi in un vero e proprio incubo per chi ne è coinvolto.            

Si parla di telemarketing aggressivo quando le pratiche di vendita e pubblicità telefonica utilizzano tecniche invasive, pressanti e spesso ingannevoli per convincere un consumatore a compiere una determinata azione, come ad esempio sottoscrivere un contratto, acquistare un prodotto o aderire a un servizio. In molti casi, gli operatori enfatizzano la presunta convenienza dell’offerta facendo credere che l’opportunità sia limitata nel tempo spingendo così il consumatore a prendere decisioni affrettate senza avere il tempo di riflettere o di valutare attentamente tutte le condizioni.                       

Il telemarketing aggressivo si manifesta infatti, attraverso telefonate insistenti con operatori che chiamano a qualsiasi ora del giorno e della sera, anche senza preavviso, cercando di convincere gli utenti a cambiare fornitore di energia o a stipulare nuovi contratti. Spesso vengono proposte offerte molto allettanti ma poco chiare, senza specificare i dettagli e i costi che ne derivano. Inoltre, molto frequentemente, per convincere gli utenti ad agire in un determinato modo vengono fatte promesse di risparmi esorbitanti che non si concretizzeranno mai; nel peggiore dei casi, essi potrebbero anche ritrovarsi a pagare bollette più salate del previsto o essere vincolati a contratti inconvenienti senza possibilità di recesso.

Fortunatamente, esistono diverse azioni che i fruitori possono intraprendere per tutelarsi, tra cui:

  • Non rispondere a chiamate sospette e numeri sconosciuti: se ricevi una chiamata da un numero che non conosci, è meglio non rispondere, soprattutto se l’operatore non si identifica chiaramente all’inizio della conversazione. Non fornire mai informazioni riservate come dati bancari, numeri di carte di credito o altre informazioni personali che potrebbero essere utilizzate contro la tua volontà;
  • Pretendere maggiore chiarezza: quando si stipula un contratto è fondamentale, richiedere una copia scritta ed informarsi su tutti i dettagli relativi ai costi, alle condizioni e alle eventuali spese aggiuntive. Assicurati quindi, di comprendere a pieno le implicazioni dell’accordo prima di firmare;
  • Registrarsi al registro delle opposizioni: per evitare di ricevere chiamate indesiderate, puoi registrarti al registro delle opposizioni, un servizio gratuito che ti consente di autoescluderti dalle liste utilizzate dai venditori. In questo modo, bloccherai le chiamate commerciali provenienti da numeri che non hai autorizzato;
  • Segnalare pratiche scorrette e affidarsi a professionisti: se ritieni che un’azienda stia usando tecniche di telemarketing ingannevoli o aggressive, è importante segnalarlo alle forze dell’ordine, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) oppure rivolgersi a noi, ADOC, associazione che si occupa della difesa e dell’orientamento dei consumatori. Il nostro compito è fornire consulenza legale, assistere e supportare i cittadini, informandoli sui loro diritti ma soprattutto combattere e risolvere i problemi legati alle pratiche commerciali scorrette, prevenendo che si ripetano in futuro. In questo modo, ci impegniamo a garantire un ambiente sicuro per tutti, dove chiunque possa fare scelte consapevoli e informate.

testo a cura del Servizio Civile ADOC Marche

Dr.ssa Vera Blasi