L’evoluzione costante dell’intelligenza artificiale (IA) ha creato nuove opportunità in molti ambiti, ma ha anche messo a disposizione dei criminali strumenti sempre più sofisticati per commettere truffe, grazie alla capacità di manipolare immagini, voci e contenuti.
Ma quali possono essere gli strumenti utilizzati dai malintenzionati?
Ne cito due dei più importanti:
- Deepfake: questa tecnologia permette di alterare video o immagini in modo da sostituire i volti o le espressioni di una persona con quelli di un’altra, creando risultati incredibilmente realistici. La manipolazione può estendersi anche ai movimenti o comportamenti, dando vita a video in cui le persone sembrano dire o fare cose che in realtà non hanno mai fatto. I deepfake possono essere utilizzati in vari settori, dall’intrattenimento alla disinformazione, per creare video di celebrità, politici o altre figure pubbliche in situazioni compromettenti. Questo può danneggiare gravemente la loro reputazione e alimentare la diffusione di notizie false;
- Clonazione vocale: tale tecnica sfrutta l’intelligenza artificiale per riprodurre con precisione la voce di una persona analizzandone un campione audio della voce originale, che può essere una registrazione di parole, frasi o suoni. La clonazione vocale riproduce con precisione non solo il tonodella voce, ma anche il ritmo, l’intonazionee la pronuncia.
Un caso recente ha coinvolto il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, il cui nome e voce sono stati usati per truffare imprenditori con richieste di riscatto fittizie. Gli impostori, utilizzando tecnologie avanzate per clonare la voce del ministro, hanno contattato telefonicamente importanti imprenditori italiani, fingendosi membri del suo staff o lo stesso Crosetto. Durante queste chiamate, richiedevano ingenti somme di denaro per presunti riscatti destinati alla liberazione di giornalisti inesistenti rapiti in Medio Oriente. Tra le vittime, l’imprenditore Massimo Moratti ha versato quasi un milione di euro su un conto olandese, somma che è stata successivamente individuata e bloccata grazie all’intervento tempestivo delle autorità.
La truffa a danno di Guido Crosetto è solo uno dei tanti esempi di come l’IA possa essere sfruttata per ingannare anche i più esperti, dimostrando che nessuno è mai immune da queste frodi.
L’ambiente digitale, e non solo, è ormai intriso di truffe che possono danneggiare economicamente le vittime in maniera significativa. Per questo, vi invitiamo ad adottare le seguenti preziose precauzioni per ridurre le possibilità di divenire vittima di frode:
- Fare più di una verifica: con le moderne tecnologie di intelligenza artificiale, tutto può sembrare estremamente realistico. È consigliabile ricontrollare le informazioni o le richieste attraverso più fonti evitando di basarsi solo su una singola prova visiva o uditiva;
- Diffidare dalle richieste urgenti di denaro: le truffe spesso fanno leva sull’emotività e sulla fretta per impedire alle vittime di effettuare verifiche adeguate;
- Informarsi sulle nuove tecnologie di frode: essere aggiornati sulle più recenti tecniche di truffa basate sull’IA aiuta a riconoscerle e prevenirle in tempo.
Questo ovviamente non significa che dobbiamo dubitare di tutto ciò che vediamo online o vivere nel continuo sospetto ma al contrario, ciò che è essenziale, è adottare un atteggiamento di cautela e prudenza. Non dobbiamo rinunciare ai benefici e alle opportunità offerte dalla rete, ma dobbiamo essere consapevoli dei rischi che esistono
testo a cura del Servizio Civile ADOC Marche
Dr.ssa Vera Blasi