Il Black Friday è una giornata di sconti straordinari che segna l’inizio della stagione degli acquisti natalizi. Si celebra ogni anno il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, che cade il quarto giovedì di Novembre.
Sebbene inizialmente fosse una tradizione americana, oggi il Black Friday è diventato un fenomeno globale, con promozioni su una vasta gamma di prodotti, tra cui elettronica, abbigliamento e articoli per la casa, che coinvolgono sia negozi fisici che piattaforme online.
Il modo in cui le aziende comunicano con i consumatori ha un impatto significativo sul loro comportamento poiché utilizzano strategie di marketing mirate a orientare e accelerare gli acquisti. Tra le tecniche più comuni vi sono:
- Offerte a tempo limitato: i venditori creano un senso di urgenza dichiarando che l’offerta sta per scadere, quando in realtà la promozione potrebbe durare giorni o addirittura settimane;
- Disponibilità limitata: molte aziende annunciano che un prodotto è “quasi esaurito”, anche quando le scorte sono abbondanti, inducendo i consumatori ad acquistare senza indugi;
- Vendite esclusive: alcune offerte vengono presentate come riservate a pochi anche se sono accessibili a un pubblico molto più ampio. Questo stimola il desiderio di non perdere l’occasione, portando i clienti a comprare anche quando non ne avrebbe davvero bisogno.
Ovviamente, questo non significa che il BF non possa offrire reali opportunità di risparmio, ma che a volte, la scarsa trasparenza dei venditori può influenzare negativamente il comportamento di acquisto, spingendo i consumatori a fare scelte poco consapevoli o non vantaggiose. Tra le pratiche ingannevoli maggiormente messe in atto dai venditori vi sono:
- Aumento dei prezzi o costi aggiuntivi non dichiarati: prima del Black Friday, alcuni negozi aumentano il prezzo dei prodotti per dare l’impressione che gli sconti siano più generosi di quanto non siano in realtà. Per esempio, un articolo che normalmente costa 100 € potrebbe essere alzato a 120 €, per poi essere “scontato” a 90 €. In questo modo, il consumatore potrebbe pensare di aver fatto un ottimo affare, quando in realtà il risparmio effettivo è di soli 30 €, molto meno rispetto a quanto dovrebbe essere. Per di più, alcuni venditori nascondono costi aggiuntivi come spese di spedizione e tasse, facendo apparire l’offerta più conveniente di quanto non sia in realtà. Altri ancora impongono restrizioni poco chiare, come la necessità di acquistare più articoli per ottenere lo sconto. Così, il consumatore potrebbe ritrovarsi a spendere più del previsto, senza essere stato adeguatamente informato in anticipo;
- Vendita pacchetti di prodotti: i venditori spesso propongono pacchetti di prodotti a prezzo scontato, rispetto all’acquisto separato degli articoli. L’idea è che il consumatore percepisca un risparmio nell’acquistare più prodotti insieme. Tuttavia, in alcuni casi, l’acquisto separato dei singoli articoli potrebbe risultare più conveniente e il vantaggio economico del pacchetto potrebbe essere solo apparente, mascherando una realtà in cui il prezzo totale non cambia significativamente;
- Vendita prodotti difettosi o non soddisfacenti: in determinate circostanze, i venditori potrebbero approfittare della situazione per svuotare magazzini di prodotti obsoleti o di bassa qualità; proponendoli a prezzi apparentemente convenienti.
Dunque, fare shopping può essere entusiasmante, ma è importante farlo con consapevolezza e attenzione. Prima di procedere con gli acquisti, è sempre utile confrontare i prezzi tra diversi negozi, ma soprattutto quelli precedenti al BF, verificare eventuali costi nascosti come spese di spedizione o tasse extra, e prestare attenzione alle restrizioni non dichiarate, come obblighi di acquisto minimo o limitazioni sui prodotti in offerta. Con qualche semplice accorgimento, è possibile approfittare delle offerte senza farsi ingannare.
testo a cura del Servizio Civile ADOC Marche
Dr.ssa Vera Blasi